La foresta secca di Capo Verde è un'ecoregione dell'ecozona afrotropicale, definita dal WWF (codice ecoregione: AT0201), costituita dall'arcipelago di Capo Verde, nell'oceano Atlantico.
Territorio
Capo Verde è un arcipelago costituito da dieci isole e cinque isolotti situato nell'oceano Atlantico orientale a circa 500 km di distanza dalle coste del Senegal. L'arcipelago è suddiviso in due gruppi: quello delle Barlavento, o isole sopravento, a nord, e quello delle Sotavento, o isole sottovento, a sud. Le dimensioni variano notevolmente da un'isola all'altra: la maggiore è Santiago (São Tiago, 991 km²), mentre Raso (7 km²) è una delle più piccole. La superficie totale dell'arcipelago è di 4564 km².
L'arcipelago è di origine vulcanica, ed è situato nella parte sud-occidentale della piattaforma continentale senegalese su una crosta oceanica di età compresa tra i 140 e i 120 milioni di anni. Il paesaggio è accidentato e impervio sulle isole più recenti (Fogo, Santo Antão, Santiago e São Nicolau), con picchi che superano i 2000 m (la cima più alta è il Pico do Fogo, con i suoi 2829 m), ma relativamente pianeggiante su quelle più antiche (Maio, Sal e Boa Vista). Il grado di variabilità topografica è correlato soprattutto all'età delle isole ed alla presenza di vulcani. Le rocce principali sono basalto e calcare, e sono presenti depositi di salgemma e caolino.
Capo Verde ha un clima tropicale con due stagioni: una stagione secca da dicembre a luglio e una stagione umida tra agosto e novembre. Le isole più elevate, dove sono presenti vulcani attivi, ricevono maggiori quantità di pioggia rispetto a quelle più basse e pianeggianti a causa dell'effetto dell'ombra pluviometrica. Le temperature variano tra 20 e 35 °C, con medie di 25-29 °C. I suoli vulcanici sono piuttosto fertili, ma quasi ovunque le isole sono troppo aride per consentire l'agricoltura. Periodicamente le isole sono colpite da prolungate siccità e scarsità d'acqua.
Flora
Prima della colonizzazione umana, le pianure erano ricoperte da una vegetazione di savana o steppa e le zone più elevate da una boscaglia arida. Sulle isole più montuose dominava la foresta monsonica secca. La maggior parte di questa vegetazione originaria è scomparsa, e ne rimangono solamente piccoli frammenti sulle cime dei monti e in altre zone inaccessibili. Novantadue specie di piante sono endemiche. Tra queste, figura un piccolo albero chiamato marmulán (Sideroxylon mermulana).
Fauna
Le isole costituiscono un sito di nidificazione per uccelli marini come il petrello di Capo Verde (Pterodroma feae), la fregata magnifica (Fregata magnificens) e il fetonte codarossa (Phaethon rubricauda). Inoltre l'ecoregione ospita quattro specie endemiche di uccelli: il passero di Capo Verde (Passer iagoensis), il rondone di Alexander (Apus alexandri), l'allodola di Raso (Alauda razae), in pericolo critico di estinzione, presente unicamente sull'isola omonima, e la cannaiola di Capo Verde (Acrocephalus brevipennis), minacciata, presente solamente sull'isola di Santiago. Tutte le venticinque specie di lucertole presenti a Capo Verde sono endemiche: tra esse figurano le otto specie di scinchi del genere Chioninia, tra cui l'estinto scinco gigante di Capo Verde (Chioninia coctei), che era presente solamente sull'isola di Raso, e varie specie di gechi, quattro del genere Hemidactylus e tredici del genere Tarentola, tra le quali spicca la tarantola gigante (Tarentola gigas), presente a Raso e a Branco.
Conservazione
L'ecoregione è considerata in pericolo critico: l'agricoltura e l'introduzione di piante esotiche hanno distrutto la maggior parte della fauna e della flora originarie.
Note
Voci correlate
- Lista delle ecoregioni terrestri
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su foresta secca di Capo Verde
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